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​​MUSICOTERAPIA

Esistono molte definizioni di Musicoterapia, ma ritengo sia fisiologico iniziare immediatamente dalla parola "relazione", perchè musicoterapia è soprattutto sempre e comunque "Relazione" anche in assenza di parola: un processo sistematico di intervento ove il terapeuta aiuta il cliente a migliorare il proprio stato di salute, utilizzando le esperienze musicali e le relazioni che si sviluppano attraverso di esse come forze di cambiamento (K. Bruscia - 1987). 

 

IL MODELLO

I presupposti teorici di riferimento che stanno alla base del mio lavoro come musicoterapeuta trovano fondamento nelle teorie psicodinamiche, in particolare, per quanto riguarda il concetto di sintonizzazione affettiva, si appoggiano al pensiero di Daniel Stern (1987). Il modello musicoterapico di riferimento è basato su un approccio di tipo improvvisativo-relazionale, che si rifà alle teorie di Pier Luigi Postacchini (2004). Tale modello deriva da una prassi pensata in un contesto di prevenzione, riabilitazione, o di terapia e si fonda sui concetti di armonizzazione e integrazione della struttura funzionale dell’individuo. Con il termine armonizzazione si intende un processo che conduce allo sviluppo armonico dei diversi analizzatori (sensoriali, motori, cognitivi e affettivi), condizione molto spesso non presente in situazioni di deficit neuropsichico. Alla base non vi è l’idea di raggiungere condizioni particolarmente avanzate, ma di far sì che si possa godere di uno stato di maggiore integrazione. È auspicabile una sufficiente fluidità nell’organizzazione mentale del paziente, dove sensazioni corporee e stati emotivi possano integrarsi. All’armonizzazione interna fa eco quella con il mondo esterno che si fonda su uno sviluppo relazionale adeguato. La relazione primaria madre- bambino è assunta come modello di riferimento anche per la relazione terapeutica in musicoterapia; in questo ambito, la musica, con tutte le sue qualità, costituisce l’elemento armonizzante, in grado di dare vita alle sintonizzazioni affettive, nell’ambito della comunicazione preverbale e non verbale.

 

LE SEDUTE

Le sedute di musicoterapia possono essere individuali o di gruppo e prevedono una durata di 45 minuti circa. Si consiglia la cadenza settimanale, rispettando possibilmente regolarità di giorno e orario. Vi è all'inizio una fase di assessment variabile tra i due e i quattro incontri importante per stabilire la reale capacità e disponibilità del soggetto nello stare dentro il setting; durante questa fase vengono anche definiti i primi obiettivi. 

FORMAZIONE ED ESPERIENZE

IN MUSICOTERAPIA

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Diploma in Musicoterapia conseguito presso Pro Civitate Christiana di Assisi nel giorno 17 luglio 2022 con il massimo dei voti e la lode

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​Specializzazione per le attività di sostegno - Scuola Secondaria di I grado  (Insegnanti), nel giorno 16 giugno 2021, con punti 30/30 Università degli studi di Udine

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​Dal 2019 collabora con Associazione Volo Libero di San Polo di Piave per la realizzazione di Laboratori di MT gruppali rivolte ad utenti con diverse disabilità aventi come finalità inclusione e benessere​

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Nel marzo 2021 ha collaborato, in qualità di musicoterapeuta, con l'Associazione Oltre l’Indifferenza di Fontanelle (TV): realtà che offre opportunità educative e ricreative per persone con disabilità lavorando su abilità, autonomie ed autodeterminazione dei soggetti coinvolti​​​​

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